LA TROMBA

A cura di Matteo De Angelis

“La tromba, nobilissimo strumento che da sempre ha accompagnato i momenti più drammatici e gioiosi della storia dell’umanità” (Sir John Eliot Gardiner)


La tromba appartiene alla famiglia degli ottoni ed è uno strumento ad “ancia labiale”, ovvero il suo suono è prodotto dalla vibrazione delle labbra. Le sue origini sono antichissime, in quanto la tecnica impiegata per suonarla è simile a quella degli strumenti ad ancia labiale utilizzati in epoche remote.

Oltre alla tromba, che è lo strumento base per lo studio, il trombettista può suonare anche la cornetta, il flicorno, il trombino, la tromba barocca e la pocket trumpet. Alcuni di questi strumenti sono costruiti in differenti tonalità che ne modificano il timbro.

La tromba viene impiegata nella musica classica come strumento solista, in orchestra, negli ensemble, nelle cerimonie civili, in chiesa, nelle bande civili e militari, nella musica jazz, nella musica contemporanea, nella musica pop, soul, funky, rhythm and blues, ska, reggae e in numerosi altri contesti.

Il suo suono ha affascinato numerosi compositori di colonne sonore e registi per il cinema come Ennio Morricone (La leggenda del pianista sull’oceano, Per un pugno di dollari), John Williams (Indiana Jones, Star Wars) e Quentin Tarantino (Pulp Fiction).

La sonorità di questo strumento, che nell’antichità veniva usato per comunicare segnali udibili a grandi distanze, può essere attutita notevolmente tramite l’utilizzo di apposite sordine da studio, mentre altri tipi di sordina riescono a modificarne il timbro in maniera artistica, come la Buket o la Harmon. 

La tromba si presta a essere suonata da donne, uomini, bambini e bambine, in quanto richiede unicamente concentrazione e un buon livello di controllo corporeo.